Oggi a Santa Maria Maggiore

Più o meno un anno fa iniziava, nel carcere di Santa Maria Maggiore, una mobilitazione auto-organizzata, proclamata come “sciopero”, che sarebbe durata il tempo di una settimana.

Oggi la quotidianità tra le mura del carcere veneziano appare decisamente cambiata. La vita dei detenuti vede concretizzate alcune piccole migliorie reali, a scapito di quell’atmosfera di complicità e di quella voglia di lottare che ha caratterizzato l’estate scorsa. In questa affermazione riportiamo l’opinione di chi, dal vivo del carcere, ha assistito a questa parabola, senza alcuna pretesa di giudizio oggettivo.

Per adeguarsi ai rilievi sollevati dall’ispezione del garante nazionale per i diritti dei detenuti, resa pubblica lo scorso 20 giugno, sappiamo che molte celle sono attualmente in fase di ristrutturazione, mentre sono stati acquistati dei tavoli da ping-pong (di cui uno per le guardie..), snellite le procedure per colloqui e telefonate e aggiunti dei canali alla televisione.

Il miglioramento più significativo riguarda però l’estensione dell’orario di apertura delle celle, prolungato per il periodo estivo fino alle ore 20.00. Senz’altro la novità più direttamente collegabile alle lotte dello scorso anno, iniziate proprio in seguito alla chiusura delle celle per motivi disciplinari.

Nel frattempo, qualche giorno addietro, è uscita la notizia che alcune guardie, intervenute pare per sedare una rissa, siano state fatte oggetto di lanci di urina e oggetti.

smm alto


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