Proprio oggi, poco prima di decidere di pubblicizzare le due iniziative di cui sopra, è giunta la notizia di un suicidio al San Pio X di Vicenza. Carlo Helt, 40 anni, accusato di omicidio si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo alle sbarre della cella. Ciò è avvenuto in un contesto dove i tentativi di suicidio sono praticamente all’ordine del giorno: almeno quattro resi noti dalla stampa negli ultimi due mesi.
Per questo e per molti altri motivi è stato indetto un presidio sotto al carcere San Pio X sabato 4 febbraio. Una settimana prima, il 28 gennaio, si svolgerà invece un’iniziativa di lancio a Campo Marzio, il parco prospicente alla stazione della città berica, teatro negli ultimi tempi di retate contro i tanti “irregolari” e spauracchio nelle locali retoriche sul degrado.
Di seguito trovate il manifesto dell’iniziativa e qualche riga scritta nei giorni scorsi.
VICENZA, due appuntamenti contro il carcere
Dall’apertura del nuovo padiglione “del Papa” la quotidianità all’interno del carcere di Vicenza non ha fatto che peggiorare. I 200 nuovi posti, inaugurati durante l’estate senza un reale adeguamento dei servizi, hanno portato all’aggravamento di una situazione già da tempo critica. Da quanto si apprende i pestaggi e le angherie delle guardie sono all’ordine del giorno, perpetuati tavolta anche attraverso la complicità degli stessi detenuti, opportunamente prezzolati o ricattati dagli agenti. Mentre i sindacati di polizia si lamentano della qualità della mensa, sono almeno tre i casi di tentato suicidio registrati dalle cronache negli ultimi due mesi. Così come si riportano casi di proteste individuali contro ogni tentivo di pacificazione o assopimento.
A finire al San Pio X, ultimamente, sono anche i tanti “irregolari“ arrestati durante le retate che nell’ultimo anno hanno colpito Campo Marzio e i quartieri limitrofi. Vere e proprie incursioni intimidatorie dirette contro poveri, che conducono in carcere chi campa di espedienti o nell’inferno della macchina delle espulsioni chi non ha tutti i documenti a posto. Il carcere, del resto, è solo una delle facce di un dispositivo più grande, che mira alla completa gestione dei corpi e delle vite che li attraversano per sottometterli alle leggi dell’economia. Chi contrasta queste leggi, per scelta o per necessità, viene sistematicamente bandito dai luoghi dove ha scelto di stare, a ulteriore riprova che lo “spazio pubblico” è ormai realmente tale solo per le forze di polizia.
Eppure, in questo fosco quadro c’è ancora chi decide di mettere la propria vita in gioco a fronte dell’ennesimo ricatto, sia esso rappresentato dall’arroganza di un secondino o da un permesso di soggiorno.
Esempi di ribellione – urla di libertà che vogliamo ascoltare e non lasciare isolati.
Sabato 28 gennaio ore 15.00
Campo Marzio (lato Viale Roma)
PRESIDIO CON CONCERTO
Al fianco di chi resiste e lotta dentro le prigioni.
In solidarietà ai migranti che si ribellano. Premi e punizioni, ricatti e sfruttamento: sono parole d’ordine che regolano la vita in carcere così come nei C.I.E., negli hotspot e nei centri d’accoglienza. Luoghi di segregazione e morte – luoghi di controllo e prevaricazione dove annientare l’individuo.
Contro le misure sbirresche che vorrebbero cacciare dal centro chi vive la strada e non si conforma ai canoni della città vetrina.
musica con Mistura Mortale crew – microfono aperto – distro e materiale informativo
Sabato 4 febbraio dalle ore 15.00
carcere San Pio X (lato Via Aldo Moro)
PRESIDIO SOLIDALE
con i prigionieri
Galere e C.I.E non ne vogliamo più!