10/11 settembre 2015.
Prima una forte battitura nella sera di giovedì, poi tre battiture nella giornata di venerdì. “Siamo in sciopero, facciamo casino tutti i giorni tre volte al giorno” dicono i ragazzi dentro a chi passa. E chi passa, in questi giorni, si ferma anche, incuriosito da quell’insolito baccano che sembra coinvolgere la totalità del penitenziario.
Qualcuno, a mo’ di saluto, incendia dei pezzi di giornale che brillano nella notte. C’è chi da appuntamenti ai solidali per i giorni a venire.
Per la prima volta dopo tanto tempo Santa Maria Maggiore vede tra le sue mura una protesta che sembra estesa, organizzata, intenzionata a protrarsi nel tempo.
Far conoscere la cosa e far girare le notizie è il minimo che si possa fare. Esserci sotto al carcere per contribuire a sostenere quelle grida la cosa più spontanea.
Qualcuno lì fuori, nei prossimi giorni, ci sarà. Tenete gli occhi e le orecchie aperte.