Una cinquantina di persone. Musica, cori e tanti interventi.
Viene ricordato lo sciopero di Santa Maria Maggiore, l’uccisione di Federico Aldrovandi avvenuta 10 anni fa, di cui uno degli sbirri responsabili è ancora in servizio a Vicenza.
Qualche bella risposta, oltre alle sbarre e alle spesse e distanti mura, riesce a farsi sentire.
L’appuntamento è sabato prossimo sotto al carcere di Venezia, mentre si è venuti a sapere che i detenuti trasferiti in altre carceri dopo la protesta, definiti dai giornali “i capi della rivolta”, sono almeno venti…