Giorno per giorno

Riportiamo qui di seguito una breve cronistoria degli eventi accaduti nelle carceri del Veneto nell’ultimo anno solare.

Ricordiamo che in Veneto sono presenti 10 penitenziari (uno per capoluogo di provincia, più un secondo carcere a Padova, il femminile di Venezia e il minorile di Treviso) e che il totale della popolazione carceraria nella regione ammonta a 2.243 reclusi (data 31 ottobre 2015, fonte www.giustizia.it).

L’elenco che segue riporta notizie da fonti ufficiali (comunicati degli agenti di polizia, giornali etc) e non (colloqui con i detenuti, informazioni di prima mano da chi vive in carcere).

ANNO 2015

5 gennaio Venezia: Adrian, un giovane detenuto di 19 anni, si toglie la vita impiccandosi nella sua cella di Santa Maria Maggiore, dove era stato tradotto pochi giorni prima per scontare una misura di custodia cautelare.

18 gennaio Belluno: una detenute transessuale denuncia un agente di custodia per violenza sessuale. Di recente un altro secondino aveva ricevuto una condanna per il medesimo reato, perpetrato all’interno dello stesso carcere, l’unico in regione dotato di una sezione per persone transgender.

23 gennaio Padova: vari episodi di insubordinazione in una sezione del Due Palazzi.

31 marzo Venezia: un detenuto ammesso al lavoro esterno al carcere non fa più ritorno al termine del permesso.

7 aprile Verona: rivolta dei detenuti al Montorio.Vengono incendiati materassi e altri oggetti presenti nelle celle, 11 agenti rimasti intossicati.

3 maggio Vicenza: come protesta per le pessime condizioni detentive alcuni detenuti riescono a salire sul tetto del carcere.

15 aprile Belluno: un detenuto ammesso al lavoro esterno al carcere, al termine del permesso, non fa più ritorno nella struttura.

20 maggio Belluno: viene inaugurato il nuovo reparto psichiatrico all’interno del carcere dove vengono trasferite 6 persone internate nell’ OPG di Reggio Emilia, in via di dismissione.

15 luglio Venezia: per protestare contro il proprio trasferimento in un’altra sezione del carcere, un detenuto incendia la propria cella. Tre agenti intossicati. Il detenuto viene trasferito nel carcere di Belluno.

29 luglio Venezia: un detenuto stacca con un morso la falange di un agente di custodia. Vengono chiusi i blindi, subito riaperto a seguito di una lunga battitura supportata dall’esterno. La battitura diventa una protesta per le pessime condizioni detentive. La Uil-Pa (sindacato dei secondini) parlerà di almeno 9 agenti feriti nei giorni precedenti e successivi all’episodio.

15 agosto Padova: 77 agenti di polizia penitenziaria inviano una lettera al Ministero della Giustizia in cui dichiarano la sospensione del pagamento del canone di locazione mensile (37 euro per una stanza singola, 64 per la doppia, 76 per una tripla) degli alloggi all’interno del carcere Due Palazzi, a causa delle condizioni fatiscenti delle strutture. Dal 2006 gli agenti di custodia pagano un canone per gli alloggi all’interno dei penitenziari, che restano invece gratuiti per gli alti gradi.

21 agosto Venezia: un presidio con musica all’esterno del carcere infiamma la situazione all’interno. Vengono rotti i lucchetti che chiudono le finestre, urla, battiture e incendi di carta di giornale per tutto il pomeriggio.

3 settembre Padova: detenuto affetto da tubercolosi evade dal reparto malattie infettive dell’ospedale gettandosi dalla finestra.

10 settembre Venezia: i detenuti di Santa Maria Maggiore si organizzano e indicono un sciopero contro le condizioni di detenzione e le angherie della direttrice del carcere. I detenuti del braccio destro scrivono un documento di rivendicazione in cui viene chiesta, tra le altre cose, anche l’amnistia. Più spontanea e incontrollabile la protesta nel braccio sinistro: battiture, sezioni barricate e incendi feriscono diversi agenti. In entrambi i bracci scioperi della fame e del carrello.

15 settembre Rovigo: il DAP annuncia che il nuovo carcere cittadino, i cui lavori sono iniziati nel 2007, sarà operativo dal gennaio 2016.

16 settembre Venezia: termina lo sciopero dei detenuti di Santa Maria Maggiore. Nelle settimane successive alcuni dei ragazzi più attivi nella protesta verranno trasferiti in altre carceri della regione.

2 ottobre Venezia: un detenuto tenta di impiccarsi alle sbarre della propria cella. Salvato dalle guardie, aggredisce una di queste ferendola. Nei giorni successivi verranno elargiti 30 euro di “sussidio” a tutti i detenuti del penitenziario veneziano.

12 ottobre Verona: due detenuti incendiano materassi e altre suppellettili della cella per protestare contro le condizioni di detenzione. Verranno subito trasferiti in altre strutture.

17 ottobre Padova: un detenuto ricoverato in ospedale in seguito a un tentativo di suicidio riesce a fuggire lanciandosi dal secondo piano.

20 ottobre Vicenza: vengono rinvenuti prima vermi, poi scarafaggi nel cibo servito alla mensa dei secondini del San Pio X.

25 ottobre Verona: un detenuto si rifiuta di rientrare in cella dopo l’ora d’aria. Aggredisce e ferisce alcuni agenti di custodia.

28 ottobre Vicenza: colluttazione tra secondini e detenuti. Uno di questi viene trasferito in isolamento. Proteste e battiture in sezione.

3 novembre Rovigo: 4 agenti di polizia penitenziaria aggrediti da un detenuto, che si rifiuta di tornare in cella.

5 novembre Vicenza: razzetti sparati sotto al San Pio X vengono “scambiati” per colpi di pistola. Il giorno dopo i giornali riportano la notizia di momenti di agitazione, subito sedati, a seguito dell’accaduto.

La lista è, per forza di cose, incompleta, ma già così rende l’idea della situazione esplosiva che stanno vivendo le carceri, e i detenuti, in Veneto. Invitiamo chiunque abbia registrato altre informazioni a completarla.


Comments are disabled.