Sovraffollamenti

Secondo le ultime indiscrezioni i detenuti rinchiusi nel carcere di Santa Maria Maggiore, a Venezia, sono passati dai 340 di luglio, mese in cui sono iniziate le proteste, a 210. Trasferimenti e scarcerazioni di cui si sarebbe interessato in prima persona il Ministero dell’Interno, dopo le interrogazioni parlamentari presentate a seguito delle rivolte estive.

Un palliativo senza dubbio frutto delle lotte intraprese che, lungi dal risolvere i problemi strutturali del penitenziario, va inteso anche come un mezzo per scoraggiare altre insubordinazioni. Gli “sballati” sarebbero stati scelti tra coloro che intrattenevano meno legami, amicali e di parentela, con la città lagunare, ma sappiamo per certo che alcuni dei trasferiti sono stati tra i più attivi durante le battiture e gli scioperi passati.

Almeno quaranta ragazzi sono stati trasferiti al Baldenich, il carcere di Belluno, una struttura periferica che, fino al mese scorso, contava non più di 70 reclusi.

Altro fronte caldo per i trasferimenti, nel prossimo futuro, potrebbe essere il nuovo carcere di Rovigo, con 400 posti appena inaugurati ma non ancora attivi.

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