Vicenza. In un assolato sabato mattina viene organizzato un volantinaggio davanti al carcere San Pio X. Più di qualcuno si ferma, si scambiano veloci chiacchiere sotto lo sguardo vigile della penitenziaria. In meno di un’ora accorrono una trentina fra carabinieri, digos e altra polizia che, piazzati all’entrata della struttura, filmano con solerzia chi accenna a prendere i volantini, rendendo di fatto impossibile parlare con un po’ di discrezione. Nei giorni appena precedenti erano state notificate due denunce per oltraggio a pubblico ufficiale, relative al presidio del 13 dicembre scorso.
Belluno. Notizie di richiami e provvedimenti disciplinari per quattro detenuti, accusati di essere tra i principal agitatori della rivolta di febbraio. Un uomo di 45 anni, in cella da meno di 24 ore, si toglie la vita impiccandosi. Giovanni Vona, segretario nazionale del Sappe per il Triveneto, afferma che nel solo 2015, al Baldenich, ci sono stati “30 atti di autolesionismo, 4 tentati suicidi sventati in tempo dagli uomini della Polizia Penitenziaria, 18 colluttazioni e 21 ferimenti, a testimonianza di una costante tensione detentiva”. Il carcere di Belluno non ha mai ospitato più di cento detenuti.
Bolzano. Un accorato saluta porta un po’ di solidarietà ai reclusi, oltre che un sincero ringraziamento per aver accolto i quattro compagni arrestati dopo la manifestazione al Brennero come fratelli. La risposta è come sempre calorosa oltre le aspettative.
Venezia. Distribuiti un’altra decina di fogli di via dalla città. In laguna il numero dei banditi in seguito alle manifestazioni di solidarietà ai detenuti si aggira attorno alla trentina. Notificati, sempre in questo mese, anche tre avvisi orali. Provvedimento che non comporta nessuna limitazione nell’immediato, ma passaggio necessario per formulare un’eventuale richiesta di sorveglianza speciale.
Rovigo. Entrato in funzione il nuovo carcere, dismessa la vecchia struttura in via Verdi. Trasloco effettuato a tempi record, grazie alla manodopera coatta degli stessi detenuti.