5 Febbraio. Campo San Zan Degolà, uno degli ultimi angoli di città rimasti tagliati fuori dai grandi flussi turistici. Tre del pomeriggio, un discreto quantitativo di sbirri con manganelli alla mano: uno punta la pistola contro la finestra di un palazzo abbandonato. Effetti dell’isterica militarizzazione che la città, per difendersi dalla “minaccia del terrorismo”, sta subendo dall’inizio di uno dei carnevali più sottotono degli ultimi anni.
Qualcuno di passaggio si mette in mezzo chiedendo spiegazioni ma, prontamente bloccato dai carabinieri, viene portato in disparte, minacciato di denuncia e invitato a farsi gli affari propri.
Si tratta dello sgombero di tre ragazzi francesi, artisti di strada, che, per vivere un carnevale diverso dalla monotonia turistico-commerciale che viene ogni anno propinata, a discapito delle iniziative spontanee e autorganizzate, avevano deciso di occupare una casa. Una casa vuota, in ristrutturazione e pare, secondo le voci di chi abita in zona, in attesa del cambio di destinazione d’uso per diventare l’ennesimo albergo in questa città di spettri. Per gli audaci artisti qualche ora in questura e, considerata la pericolosità sociale del gesto, foglio di via per tre anni da Venezia.
Senza volerlo i protagonisti di questa vicenda ci hanno regalato almeno due indicazioni sul da farsi.
La prima, già colta da qualcuno ma fin’ora rimasta appannaggio di pochi, è quella di abitare edifici lasciati vuoti in attesa di future speculazioni alberghiere. Occupare a Venezia non è solo stabilirsi tra quattro mura, ma è già sottrarre zone alla mercificazione turistica.
La seconda, inedita e stuzzicante, che ciò venga fatto da chi è in città di passaggio. Del resto in un luogo dove il numero di turisti supera abbondantemente quello dei residenti effettivi, in cui ogni investitore straniero si sente in diritto di proporre la qualunque “nel nome di Venezia”, è lecito pensare che qualcuno decida di invertire il paradigma del visitatore, iniziando a vivere spazi che non prevedono la propria presenza,da cui è possibie avere un altro punto di vista.
Qui sotto trovate l’articolo di cronaca:
http://www.veneziatoday.it/cronaca/artisti-strada-occupano-appartamento-venezia-carnevale.html