Chi non va in vacanza

E’ di oggi la notizia ufficiale che il Comune di Venezia si dichiarerà parte civile per quanto riguarda la pulitura delle scritte sui muri lasciate dopo il corteo del 5 dicembre. Il primo cittadino prende la palla al balzo per dichiarare la volontà di vietare le manifestazioni nella zona di Santa Margherita ( “C’è già tanta gente, così è facile dire che la manifestazione è riuscita. Sic)e di spostarne la caratterizzante “movida” in zona Stazione Marittima.  Una decisione, ci sembra, perfettamente in linea con i tempi e i progetti, ormai non più tanto nascosti, di gentrificazione della zona di Santa Marta. Un quartiere ancora tagliato fuori dai flussi turistici e commerciali che attraversano il resto di Venezia e che si vorrebbe “aprire” alla città costruendovi un campus universitario e un distretto del divertimento a pochi passi di distanza. Museificare uno degli ultimi campi ancora vivi, pur con tutte le contraddizioni del caso, per ghettizzare ulteriormente chi ha l’ardire di provare a vivere la propria città anche dopo le sette di sera, e tanto meglio se l’Autorità Portuale o il Costa di turno due palanche riescono a guadagnarle.

Nel frattempo, nonostante il gelo dicembrino, la situazione nei penitenziari della regione non accenna a raffeddarsi. Oggi, verso le sette di sera, una forte battitura ha coinvolto la sezione numero tre del carcere di Vicenza. Le motivazioni non sono ancora note, ma si tratta dell’ennesimo episodio simile che in questo 2015 ha coinvolto la popolazione detenuta nel San Pio X.

A Venezia ancora nessuna notizia ufficiale sulle cause della morte di Manuel, avvenuta il 28 novembre scorso tra le mura del carcere veneziano. E’ sempre di oggi invece la notizia che, verso mezzogiorno, due ragazzi marocchini hanno incediato la propria cella a Santa Maria Maggiore, intossicando alcuni agenti. Secondo le ricostruzioni dei giornali i due sarebbero poi stati tradotti in ospedale per gli accertamenti del caso. Evidentemente la recente visita del Patriarca in occasione del Giubileo non ha portato chissà che speranza tra le sbarre del penitenziario lagunare.

Qui sotto, con i migliori auguri di Natale, l’opera di alcuni vandali.

 

Una delle scritte lasciate dagli anarchici che hanno imperversato nel centro storico di Venezia, 05 dicembre 2015. ANSA


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